„Erhabenheit des Tragischen bleibt immer aufgehoben in die Schönheit“
“Il sublime del tragico sfocia pur sempre nella bellezza” – Claus-Artur Scheier sul Rossini “assoluto”
La maggior parte del grande pubblico ama Rossini. I suoi colleghi lo invidiano, lo rispettano, lo ammirano… oppure lo condannano e si scontrano con lui, così come alcuni critici contemporanei gli addebitano errori di forma accusandolo di contribuire alla caduta del buon gusto.
Come mai tanta discordia? Perché non ascoltiamo solo musica, ma ci troviamo davanti a vere e proprie concezioni del mondo, costata Claus-Artur Scheier. Come vedete, come sentite e ascoltate voi il “vostro Rossini”? Vi attira il colmo del comico o piuttosto il fondo del tragico? Ovvero, che cos’è che vi affascina in Rossini, perché lo amate, come e dove ascoltate Rossini? In macchina, a letto, in cucina, con le cuffie, ad alto o a basso volume? Raccontateci le vostre esperienze, le serate all’opera, date consigli per l’acquisto di CD…Partecipate alla discussione, e scriveteci!
Recensioni:
- L’arte del baritono virtuoso, il CD rossiniano del 2021: recensione di Francesco Esposito
- Amici e rivali, il CD rossiniano del 2020: recensione di Francesco Esposito
- Guglielmo Tell a Como, 28 settembre 2019: recensione di Francesco Esposito
- Messa di gloria, incisione diretta da Antonio Pappano: recensione di Francesco Esposito
- L’italiana in Algeri, incisione diretta da Giancarlo Andretta: recensione di Francesco Esposito
Rossini: Domande e risposte
Mister ROF: Intervista con Gianfranco Mariotti
Archivio di contributi su Rossini/belcanto dal 2007 al inizio del 2012
(www.belcantoblog.de – in ted.)
Vostra rete per opera, operette, musical, concerto dal nostro socio dott. B. Apostolov